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RICK SLAYMAN. DECEDUTO L’UOMO CON UN RENE DI MAIALE

Usa: morto l’uomo con un rene di maiale

A soli due mesi dal trapianto è morto Rick Slayman, l’uomo con un rene di maiale.

Ne da notizia un articolo pubblicato su Il Sole 24ore.

Rene di maiale geneticamente modificato

Si chiamava Rick Slayman l’uomo cui lo scorso marzo era stato trapiantato un rene di maiale geneticamente modificato. Rick, che aveva 62 anni, è morto a soli due mesi dal trapianto.

Il trapianto di rene era stato effettuato a Boston (Usa).

L’ospedale generale del Massachusetts che ha effettuato il trapianto ha dichiarato di non avere alcuna indicazione che la causa del decesso sia stata proprio il trapianto. Secondo i chirurghi l’organo sarebbe potuto durare almeno due anni.

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Lo xenotrapianto è il trapianto di organi da animali all’uomo.

Secondo Giuseppe Feltrin, direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt), proprio la modifica genetica dell’organo di maiale rappresenterebbe “un passo avanti di fondamentale importanza” in quanto consente di limitare il rischio di rigetto dell’organo e anche di limitare il rischio che l’organo del maiale possa trasportare infezioni all’uomo attraverso il dna.

Feltrin ha dichiarato che la novità dell’intervento avvenuto a Boston:

“è duplice: si è appunto utilizzato per la prima volta un rene da maiale che è stato geneticamente modificato ed il trapianto è stato fatto su un paziente vivo, mentre in precedenza si erano fatti analoghi trapianti di rene di maiale solo su pazienti in morte cerebrale a scopo di ricerca e per capire la compatibilità dell’organo e il rischio di rigetto eventuale. In precedenza, sempre negli Usa, sono stati effettuati anche due trapianti di cuore di maiale geneticamente modificato su pazienti vivi ma deceduti dopo alcune settimane. Questo è dunque il terzo caso di organo di maiale geneticamente modificato trapiantato ad un paziente vivo”.

Quanto al decesso del paziente, Feltrin ha dichiarato che Rick Slayman “era già fortemente compromesso nelle sue condizioni di salute e con un precedente trapianto ricevuto e fallito, tuttavia il fatto che per due mesi sia sopravvissuto è un elemento positivo e che lascia sperare per sviluppi futuri”.

Modifica genetica, passo avanti di fondamentale importanza, sviluppi futuri. Sono queste le osservazioni che fanno venire i brividi.

Se una scienza che applica il principio machiavellico “il fine giustifica i mezzi” è discutibile, una scienza che considera gli animali come mezzi per raggiungere quei fini è riprovevole.

Noi ci auguriamo che siano altre le strade da percorrere e che ricercare alternative all’utilizzo di animali diventi la nuova sfida e frontiera della scienza.

Questo sì che sarebbe “un passo avanti di fondamentale importanza”.

Noi stiamo con RicerCare, per una ricerca senza vivisezione perché La vera scienza non usa animali.

Alessandra Tedeschi

Milano, 22/05/2024

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