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FAST FOOD SENZA CARNE: E’ POSSIBILE?

Svolta anche per i fast food che iniziano a proporre alternative vegetali – Alessandra Tedeschi

Le catene di fast food, che da sempre basano la propria offerta soprattutto sulla carne, propongono oggi ai loro clienti un’ampia scelta di alternative vegetali alla carne.

È quanto riporta un articolo de Il fatto alimentare.

Vediamo allora nel dettaglio quali catene sono al passo con i tempi, quali prodotti offrono e a che prezzo.

Burger King

Già lo scorso anno Burger King aveva presentato il Whopper (il panino con hamburger classico) e i nuggets (pepite di pollo impanato) in versione plant-based. Quest’anno si aggiunge il nuovo Plant-Based Nuggets Burger, versione vegetale del panino con il petto di pollo impanato.

nuggets

In realtà questo genere di offerta di Burger King non è rivolta ai vegetariani e ancor meno ai vegani, ma piuttosto a coloro che intendono ridurre il consumo di proteine animali, ossia flexitariani, reducetariani e climatariani. Occorre infatti ricordare che gli hamburger vegetali sono cotti sulla stessa griglia di quelli di carne e che i panini vengono conditi con maionese tradizionale, a base di uova (che però può essere esclusa al momento dell’ordine).

La linea di prodotti sostitutivi della carne è realizzata grazie a una partnership con l’olandese The Vegetarian Butcher, specializzata nella preparazione di cibo prevalentemente a base di soia, che punta ad avere gusto, consistenza e valori nutritivi analoghi a quelli della carne.

Ma i prezzi dei sostituti della carne sono convenienti?

Da Burger King la scelta vegetale è più conveniente. Dall’app di Burger King risulta infatti che il Plant-Based Whopper costa 4,90 euro (contro i 5,50 del prodotto tradizionale) mentre, per quanto riguarda i sostituti del pollo, il nuovo Nuggets Burger costa 4 euro (contro i 4,5 del tradizionale Crispy Chicken). Identica è infine la spesa per i Nuggets da sei pezzi, che possono essere acquistati per 4,5 euro, sia in versione Plant-Based che in versione classica.

McDonald’s

Non è invece ancora disponibile in Italia il panino Plant-Based di McDonad’s, il McPlant, finora testato con esiti alterni negli Usa (dove gli analisti suggeriscono di proporlo a prezzi più competitivi), in Gran Bretagna e in Irlanda. Da McDonald’s è quindi attualmente disponibile solo un menù insalata (lattuga, pomodori, finocchi, carote, mais e olive) comprensivo di una bibita. Secondo i prezzi indicati dall’app si può acquistare a 5,60 euro (mentre i classici menù di McDonald’s hanno prezzi variabili, tra i 4,90 e gli 8,90 euro).

Tex Mex

Anche la catena Tex Mex propone una scelta sempre più ampia di soluzioni meat-free. Tra i menù più ricchi quello di Old Wild West, che prevede una sezione dedicata, con il nome Green valley, all’interno della quale si trova un Veggie burger con Philadelphia (formaggio che non contiene caglio) sia nella versione panino (al prezzo di 9 euro) sia su piatto, con il nome Western green, entrambi accompagnati da patate al forno. A questi si aggiunge il Pioneer Camembert, un piatto con formaggio tipico francese e verdure. Nella sezione degli hamburger speciali è inoltre possibile trovare il No meat burger al prezzo di 12 euro (una spesa intermedia tra gli speciali, che vanno dai 10,40 euro dell’American burger ai 13,40 dell’American burger double).

burger

Roadhouse

Meno ampia l’offerta vegetale di Roadhouse, che però all’interno del menù scrive esplicitamente “Vegetariano? No problem!”, proponendo la versione vegetale di due panini tradizionali. È infatti possibile, nello Special classic e nel Bacon swiss classic, sostituire la carne con il rösti di patate, senza variazioni di prezzo (10,90 euro). Anche nello spazio dei fritti, infine, sono evidenziati come vegetariani tre prodotti su quattro: Cheese balls, Onion rings, Chili cheese nuggets, tutti disponibili a 4,90.

Kentucky Fried Chicken

Chi vuole evitare la carne da Kfc (Kentucky Fried Chicken) si deve accontentare di un contorno, tra patate (patatine, pata puff e purè) e pannocchia, mentre tutte le insalate prevedono la presenza del pollo, che sembra essere ovunque.

Un trend in espansione per i Fast Food

Quello dei prodotti sostitutivi della carne é uno dei settori più in espansione. Nel 2020 valeva oltre 12,8 miliardi di dollari ma, secondo le previsioni degli analisti, entro il 2027 potrà crescere fino a superare i 35,5 miliardi.

grafico

In Italia, secondo l’edizione 2021 del Rapporto Italia di Eurispes, quasi una persona su dieci è vegetariana o vegana (8,2% della popolazione), con una netta maggioranza dei vegetariani (5,8%). Aumentano inoltre coloro che vedono nelle alternative vegetali degli alleati nella salvaguardia dell’ambiente.

E con la crescita della domanda di prodotti vegetali cresce anche l’offerta. Nei ristoranti, sugli scaffali dei supermercati e ora anche nei fast food, dove abbiamo visto che é finalmente possibile mangiare in maniera rapida e conveniente optando per alternative vegetali alla carne. Ovviamente ci auguriamo che presto anche latticini e uova vengano sostituiti con prodotti veg.

Le proteine vegetali sono entrate rapidamente nella nostra quotidianità e nella quotidianità di chi fino a poco tempo fa era scettico e critico…ed è solo l’inizio!

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Alessandra Tedeschi

Milano, 30/05/2022

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