ANIMALINEWS

UCCISA UN ‘AQUILA REALE MENTRE STAVA COVANDO. È SUCCESSO IN ALTO ADIGE.

Chi sono i terrestri? È un termine che dobbiamo utilizzare solo per quelle creature complesse dotate di due braccia, due gambe, una testa e un piccolo cervello? No. Terrestri sono tutte le creature che vivono in questo globo terracqueo.

Prendiamo ad esempio l’aquila reale: in libertà potrebbe vivere fino a 15-20 anni, è un animale che vive anche in Italia, in particolare sulle Alpi e gli Appennini; nel nostro paese il numero è ormai esiguo, circa 700 coppie. La causa di questa estinzione è connessa alla riduzione e alla contrazione del loro habitat naturale, oppure come è successo in questi giorni a gesti violenti e inqualificabili.

Vediamo insieme cosa è successo. Pochi giorni fa una di queste rare aquile reali è stata uccisa con un colpo di fucile, mentre covava nel nido. Il fatto è successo in Valle Aurina, appena sopra Gais, in Alto Adige, dove ricordiamo la stagione della caccia è aperta dall’8 maggio. La vicenda è emersa grazie alla denuncia dell’associazione no profit Naturtreff Eisvogel, che ha proposto una ricompensa di mille euro per chi riuscirà a trovare l’individuo che ha schiacciato il grilletto.  Oltre all’aquila, anche due uova della cova pronta a schiudersi sono state sacrificate, come potete vedere dalle foto scattate da Markus Kaiser.

Non è la prima volta che accadono episodi di questo genere. Altro che cacciatori amanti della natura: nel 2018 in Val d’Ultimo con una fucilata qualcuno uccise addirittura tre aquile.

“Se l’autore è un cacciatore – abbiamo letto  nel post dell’associazione Naturtreff Eisvogel a firma di Florian Reichegger – il suo comportamento ha screditato l’intera comunità di cacciatori. Coloro che coprono un simile atto non sono migliori di questo miserabile bracconiere

Oltre alle aquile, altri animali da proteggere sono i rapaci notturni, se li vuoi conoscere, segui la rubrica “GUFIAMOCI” di Marco Mastrorillo, cliccando QUI.

RV / Giu 20

2 pensieri riguardo “UCCISA UN ‘AQUILA REALE MENTRE STAVA COVANDO. È SUCCESSO IN ALTO ADIGE.

  • Io vivo nella zona dive è stata attuato questo incredibile scempio verso l’aquila. L’animale simbolo di queste montagne e sono rimasto come molti altri scioccato dalla notizia. Sono un foto naturalista e ho avuto la fortuna di vedere numerose volte questo bellissimo rapace volare nei cieli o posato su qualche sperone di roccia.
    Spero che il responsabile di questa uccisione venda individuato e punito anche se ormai l’aquila con i suoi pulcini non c’è più. Sono contro la caccia da sempre e non riesco a capire come in Alti Adige nei parchi naturali (Patrimonio Unesco) la caccia sia consentita. È un paradosso incredibile.
    Grazie per avere pubblicato questa notizia e grazie per il vostro impegno per gli animali.
    Govegan

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  • Il mio nome è Oscar è vivo in Veneto
    Sono molto amareggiato per questo scempio. Io in polis farei pagare a chi lo ha commesso, una volta riusciti a rintracciarlo, una multa, minimo €50000 se non di più e poi allontanato da camminate e passeggiate in tutti i parchi e limitrofi di tutta Italia, pena il carcere da 6 mesi a un anno.
    Quella gente non ha nessun diritto di vivere nella natura, per me è un omicidio come aver ucciso un uomo. Io non avrei nessuna pietà difronte a queste bestie conviti di avere tutti i diritti perché hanno un fucile

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