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GIARDINICRUELTY FREE

Giardini vegani ne abbiamo? Certo che sì! – Di AqvaVera
Le magie di uno spazio verde

Se vi state chiedendo cosa si intenda con “giardini cruelty free”, ve lo spiego con un articolo apparso su “veganfoodandliving.com”.

Come vegani, chiaramente, si evita di utilizzare qualsiasi prodotto di origine animale, che abbia in qualche modo generato sofferenza, prigionia e uccisione a scopi di nutrizione o ragioni secondarie come la produzione di articoli di bellezza, pelletteria e abbigliamento.

Di conseguenza, per avere un orto o un giardino vegano, come diverse organizzazioni lo dimostrano da anni, vanno evitati, ad esempio letame animale e fertilizzanti fatti con ossa o qualsiasi scarto di originale animale.

La fertilità del terreno viene costruita e mantenuta nel tempo, utilizzando compost vegetale come i nostri scarti in cucina, concime verde, rotazione delle colture, pacciame e qualsiasi altro metodo che sia sostenibile, ecologicamente praticabile e non dipendente dallo sfruttamento animale.

Ciò garantirà per lungo tempo la fertilità del terreno e l’ottenimento di cibo sano.

Una casa immersa nel verde

Quali materiali si possono compostare?

Tutti gli avanzi di frutta e verdura sia crudi che cotti, filtri di thè, fondi di caffè, tovaglioli di carta bianchi (non colorati perché ricavati da agenti chimici), piante da vaso, fogliame ed erba tagliata, cenere e trucioli in legno; in generale più vari saranno i materiali migliori saranno i risultati.

Il compost per orto e giardino necessita di un periodo di “attesa” di circa 6/9 mesi o di 9/12 mesi per avere un compost maturo da usare per le piante in vaso.

Uno dei giardini più belli d’Italia

Dove e come organizzare il compost?

Il compost va conservato in un luogo che abbia ombra in estate e sole in inverno, si possono fare cumuli o creare un’apposita buca sebbene occorra fare attenzione ai ristagni d’acqua, oppure con l’ausilio di una compostiera.

Per maggiori dettagli , cliccate qui.

Un altro modo di concepire un giardino vegano è quello di creare un circolo virtuoso tra coltivazione e fauna locale; la calendula, l’erba medica, la lavanda, la malva, il rosmarino, il timo e l’aneto o i meravigliosi girasoli, sono tutti fiori molto apprezzati dalle api bottinatrici, animaletti sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici e dei vari pesticidi utilizzati nelle coltivazioni contadine, saranno attirate dal profumo e si poseranno per il prelievo del polline.

Ottimi consigli per una coltivazione rispettosa della natura sul libro “L’ORTO NATURALE PER DUMMIES”.

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Milano, 16/01/2022 – GC

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