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Pelle Vegana? La risposta è Sì

Dopo anni di tentativi finalmente si può dire che la produzione di pelle vegetale va a gonfie vele

Dopo anni di sperimentazioni, di tentativi, di start up, possiamo dirlo. L’alternativa alla pelle animale esiste. Si chiama pelle vegana e si può ottenere in tanti modi diversi.

Le nostre scelte possono cambiare le sorti del pianeta.

È un’affermazione nota, molto evidente quando si sceglie un’alimentazione 100% vegan. Finalmente lo stesso si può dire sempre di più anche in relazione all’abbigliamento, alle calzature e a tutta una serie di oggetti che fanno parte del nostro quotidiano.

Il sito Plant based news.com ha recentemente pubblicato un lungo e articolato articolo di Liam Pritchett grazie al quale si può fare un punto delle realtà professionali che hanno scelto di inserire pelle vegetale, non sempre in modo completo, nelle loro produzioni.

I marchi sono tanti e molto vari: da Dr. Martens aGucci, da Sarah Regensburger a Stella Mc Cartney.
L’articolo è davvero esaustivo e offre moltissime informazioni e risposte sul tema.

A che punto è la ricerca nella costruzione di materiali alternativi? Quali sono le materie prime con cui questa pelle cruelty free viene prodotta? Una pelle conciata con una tecnica vegetale si può considerare vegan?

Alcuni dati relativi allo sfruttamento della pelle animale sono davvero impressionanti.

Scrive Pritchett: “Secondo un rapporto di Textile Exchange, nel 2020 sono stati
utilizzati oltre 1,4 miliardi di per produrre 12,5 milioni di tonnellate di pelle. E, nonostante il rapido peggioramento della crisi climatica , la produzione di pelle èbdestinata a crescere. L’allevamento di animali, e in particolare di mucche, ha un impatto ambientale significativo. Ma la trasformazione delle pelli degli animali in cuoio causa danni aggiuntivi a causa delle proprie emissioni, dell’uso di sostanze chimiche tossiche durante la concia e dei legami del settore con violazioni dei diritti umani di ogni tipo.”

Esiste dunque un’alternativa vegana. Ma quanto è sostenibile? Quanta plastica viene inclusa? Quali sono i brand più sensibili al tema?

L’articolo di Plant basednews affronta la tematica da ogni angolazione, elencando quelle che sono, ad oggi, le soluzioni per ottenere della buona ed ecologica alternativa vegana: cactus, fichi d’india, ananas, foglie del tè, funghi, gomma naturale, mele, sughero, uva, mango, banane, cocco, foglie, fiori, canapa e cachi.

Una macedonia meravigliosa per una scelta consapevole. Per chiudere un’analisi delle tendenze a venire.

Vantage Market Research prevede che il mercato globale della pelle vegana potrebbe raggiungere i 219,2 miliardi di dollari nel prossimo decennio, mentre Markets and Markets prevede che la pelle di ananas, in particolare, sarà l’opzione in più rapida crescita grazie al suo notevole valore.

Milano, 04/06/2025 – Daniele Pica

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