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CONOSCETE LE ORIGINI DEI RADICCHI DI TREVISO E DI CASTELFRANCO IGP?

Radicchi di Treviso e di Castelfranco IGP: Gusta la differenza!

 

La nascita del radicchio è avvolta in un’aura di mistero. La sua antenata, la cicoria selvatica, è una specie spontanea nota da sempre.

Solamente sul finire dell’Ottocento ci si accorse che, tramite particolari accorgimenti per conservarla meglio, poteva diventare un prezioso ortaggio sino a trasformarsi nel pregiato e famoso prodotto che è oggi. La sua coltivazione è quindi frutto di una tradizione che affonda nei secoli: la versione più accreditata è quella che vede protagonista l’architetto di giardini belga Francesco Van Den Borre che, giunto in Veneto nel 1860, fu il primo a portare nella zona del Trevigiano la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe.

Un’altra ipotesi è che il radicchio nacque quasi per caso grazie all’opera di alcuni contadini del luogo che, conservando d’inverno le cicorie dei campi nelle stalle, si accorsero di quanto fossero buone e croccanti, decidendo così di dare il via a questa nuova coltura.

Caratterizzati da una particolare croccantezza e un gusto amarognolo, il Radicchio Rosso di Treviso , nelle sue due varianti tardivo e precoce, insieme al Radicchio Variegato di Castelfranco ottengono l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) il 1 luglio 1996.

 

Scopri di più sui radicchi di Treviso e di Castelfranco IGP su:  www.aop-igp.eu

 

CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA, ITALIA, FRANCIA, SPAGNA E IL CONSORZIO  TUTELA RADICCHIO ROSSO DI TREVISO E RADICCHIO VARIEGATO DI CASTELFRANCO IGP

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