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LA SCELTA VEGAN. FENOMENO DELL’OCCIDENTE?

La rassegna stampa quotidiana dedicata alle tematiche Veg è talmente ricca che stiamo valutando l'inserimento di un servizio di notizie puntuali, da leggere ogni giorno sul nostro sito e sulla nostra Radio, che ne pensate?

Oggi condividiamo l'interessante lettura di un articolo apparso sul sito First on line, che riprende una lunga inchiesta del settimanale Economist. Un'analisi molto interessante, che offre numeri e dati che evidenziano la famosa rivoluzione di cui stiamo parlando da tempo.

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Si comincia dal dato più importante. Più scelta vegan significa meno decessi annuali: secondo una stima potrebbero essere 8 milioni di meno in un anno. Sono tre le grandi giustificazioni che motivano la scelta vegan: etica, salute e rispetto per l'ambiente.

Leggiamo dall'articolo: " Siamo a Varsavia, dove (si potrebbe pensare) il pranzo è di solito una soletta di carne con contorno di salsiccia e patate. Ma a Krowarzywa, che significa “mucca viva” e contiene la parola warzywa che vuol dire verdura, nessun animale ha perduto la vita nella produzione del cibo. Gli hamburger sono fatti di miglio, tofu o ceci. Il “pastrami vegano”, l’articolo più venduto, è fatto di seitan, un sostituto di carne a base di grano. Varsavia ha quasi 50 ristoranti vegani. Ciò non significa che tutti i varsaviani siano vegani. Kassia, una professionista di 20 anni in coda, dice che non ha obiezioni etiche a mangiare carne. Viene al Krowarzywa perché le piace il cibo. Kornel Kisala, il capo cuoco animalista, è convinto che la maggior parte della clientela di Krowarzywa mangi anche carne, ma la cosa non lo preoccupa: “Agli animali non importa se mangi un hamburger vegano perché è di moda o perché è buono”. Complessivamente, il 60% dei polacchi dichiara di voler ridurre il consumo di carne. Mangiare pasti vegetariani e vegani di tanto in tanto è una scelta sempre più popolare."

Anche i sondaggi testimoniano questo cambiamento. La stima di vegetariani e vegani nei paesi occidentali ormai si attesta attorno al 10%. Numeri che però sono davvero difficili da valutare in maniera precisa. L'articolo spiega anche il perchè: "Il veganismo non è uno stile di vita facile da mantenere. Secondo Faunalytics, per ogni vegetariano americano attivo o vegano ci sono più di cinque persone che dicono di aver abbandonato tale pratica. La crescita del numero di ristoranti che si rivolgono ai vegani e la disponibilità di prodotti a base vegetale sugli scaffali dei supermercati può ridurre questo fenomeno di abbandono e consentire a più persone di avviare questo programma alimentare. Questa mobilità rende, però, difficile disporre di cifre accurate sul fenomeno del veganismo. "

Articolo indubbiamente interessante, che vi consigliamo vivamente di leggere nella sua integrità.

RV / Nov 18

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Foto: Pixabay

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