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TROGLODITA TRIBE, DUE LIBRI – BIBLIOVEG.IT

“L’antispecismo spiegato a mia mamma” e “È tempo di mordere”. Due tematiche interconnesse tra di loro.

I due libri presentati in questo spazio sono di Troglodita Tribe. Stesso autore, anzi autori, ma diversa casa editrice.

Attivist* indipendenti e resistenti, antispecist* e libertar*, hanno scritto e autoprodotto, ma anche costruito e creato libri, libelli e libroidi come L’antispecismo spiegato a mia mamma, La fattoria (in)felice, Musi di pietra, Graffi(ti) creativi.

Ma anche strani elementi librari e attentati estetici come Sconfinamenti Animali, Raccontini crudeli di humor nero, Lotte Sorelle.

Dopo aver abbandonato ogni rapporto di volontariato con i canili e aver compreso la loro diretta connessione con le carceri, i manicomi e tutti i centri di detenzione, hanno cominciato a scrivere sui cani con un approccio antispecista e intersezionale.

“L’antispecismo spiegato a mia mamma” e “È tempo di mordere” – Le recensioni

“L’antispecismo spiegato a mia mamma” – Ortica Editrice

Da un simpatico botta e risposta emergono i punti essenziali dell’antispecismo. Il dialogo, attraverso numerosi esempi, arriva a toccare le scottanti tematiche dello sfruttamento animale e delle sue connessioni con l’ideologia del dominio.

L’antispecismo sostiene che non esiste una specie superiore alle altre, una specie che può arrogarsi il diritto di trattare tutti gli altri animali come oggetti da sfruttare, da imprigionare, da uccidere.

L’antispecismo prefigura una nuova società realmente ecocentrica, basata su principi di equità, giustizia e solidarietà nei riguardi delle altre specie (persone non umane, e pertanto popolazioni di persone non umane).

“È tempo di mordere” – POP Edizioni

Il cane è il fedele amico dell’uomo, sottomesso ai suoi comandi anche quando si tratta di sacrificare la propria vita.

Ma tra canili, catene, guinzagli, toelettature, compagnia per single apprensivi, combattimenti clandestini, concorsi di bellezza: siamo proprio sicuri che i cani siano davvero così felici di starci accanto?

86 micro racconti folgoranti, sarcastici, impietosi, ma anche divertenti, nei quali il nostro caro Fido spezza le catene a suon di ringhi, morsi e zampate fatali per essere finalmente libero.

Feroci, al limite della scorrettezza, ma anche ironiche nella loro sanguinaria esagerazione. Sono le storie minime di Cinofilia Nera che compongono questo libro. Tutte schierate dalla parte dei cani che si ribellano al dominio umano: ai soprusi, agli abbandoni, alle catene, ai canili, ai condizionamenti, agli addestramenti, ma anche a tutta la retorica del migliore amico dell’uomo che lo ha ridotto a bestia da lavoro, a merce da vetrina, a peluche vivente.

E allora i cani non ci stanno, mordono e uccidono. Ma assistono anche alle terribili disgrazie che arrivano proprio al momento giusto e si abbattono su certi umani per pareggiare i conti.

La Cinofilia Nera intende dare sfogo ai pensieri nerissimi che ci sovrastano quando assistiamo alle tante infamie e scorrettezze che commettiamo nei loro confronti, anche quelle a fin di bene, qui smascherate e punite affinché risaltino in tutto il dolore che, di fatto, provocano.

Sono pensieri infuriati che potremmo definire animali.

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