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KUSALANANDA MINISTRO DI CULTO BUDDHISTA

Conosciamo il buddismo attraverso le parole di Kusalananda, al secolo Alberto, ministro di culto.

Kusalananda è monaco buddhista e ministro di culto., è vegano, ma non tutti i seguaci di questa “religione” lo sono.

Perché, ci chiediamo da tempo e perché lo abbiamo chiesto a Kusalananda che ci ha dato una spiegazione.

L’intervista a Kusalananda

Affrontare il buddhismo è complicato perché ha radici molto antiche e di evoluzioni nel corso dei secoli ce ne sono state tantissime, l’intervista che Grazia ha fatto a Kusalananda è solo una “introduzione” ad un argomento così vasto, ma è già un inizio.

Durante la chiacchierata il monaco ha anche parlato del percorso che lo ha portato ad abbracciare il buddismo e di tutte le attività che svolge tra l’eremo Musang Am a Lerici e Genova al Tempio Sambudu Viharaya .

Chi è Ven. Kusalananda

Nato a Genova, in Italia nel 1964, Kusalananda, dopo un percorso spirituale di preparazione sotto la guida del Maestro Tae Hye sunim, fatto al tempio Musang am di Lerici, dove risiede attualmente presso Comunità Bodhidharma, segue un ritiro di sei mesi in Birmania presso il centro Shwee Oo Min, con il Maestro di meditazione vipassana Ashin-Tejaniya dove viene ordinato Bikkhu, nella tradizione Theravada birmana.

In contatto con realtà associative legate al mondo del volontariato, come l’Associazione Karuna onlus di Genova, di cui è segretario, ha svolto per anni attività di volontario nell’ambito del progetto Liberation prison project di Milano, portando la meditazione ai detenuti del penitenziario di Massa-Carrara e talvolta altri penitenziari, es La-Spezia-Migliarina e Bollate.

Dal 2009 collabora con il Tempio srilankese Sambudu di Genova di cui è promotore – segretario e dove svolge tante attività.

Attivo come traduttore, organizzatore di eventi di Dharma e insegnante di meditazione, è molto attivo nel diffondere il Dharma in “esterna” negli ambiti più disparati.

Musicista, pianista e compositore, sviluppa attività di raccordo tra arte, creatività e meditazione spesso in collaborazione con altri musicisti e poeti.

Dal 2018 è ufficialmente Ministro di Culto dell’Unione Buddhista Italiana e, dal 2019 partecipa attivamente al progetto “Respirando” presso ISTITUTO COMPRENSIVO ARCOLA/AMEGLIA, nell’ambito della scuola primaria, proponendo tra l’altro, giochi concentrativi rivolti al singolo, giochi di gruppo, esercizi di respirazione consapevole, circle time, interazione amichevole, dialogo, pratica della “gentilezza”.

La comunità Bodhidharma

L’associazione culturale “Comunità Bodhidharma” è stata fondata nel 1997 edd 2000 la sede dell’associazione è nel centro monastico Musang Am a Lerici (SP).

L’attività della Comunità Bodhidharma si ispira alla tradizione Buddhista dell’Ordine Chogye coreano, ma nell’insegnamento ci sono influenze anche della scuola theravada e della tradizione cinese. L’Associazione sostiene il centro monastico Musang Am che organizza studi del Buddhadharma e ritiri meditativi.

Sono stati avviati gruppi buddhisti di pratica e meditazione Seon (Zen) a Lerici, Genova, Padova e Bosentino.

L’Associazione non ha fini di lucro ed è membro dell’Unione Buddhista Italiana; sostiene la sua comunità monastica e porta avanti la diffusione del Buddhadharma grazie all’esclusivo aiuto dei praticanti laici.

Chi volesse sostenere i monaci e le attività di Dharma può effettuare donazioni libere al cassetto degli oboli o direttamente ai monaci oppure donare alimenti vegetariani.

Musang Am – Tempio della “Non Forma”

Il Centro monastico della Comunità Bodhidharma è associata all’Unione Buddhista Italiana ed è stato riconosciuto Ente religioso ai sensi del DPR del 3.1.1991.

Musang Am è un tempio della scuola di Dhyana a Lerici, in provincia di La Spezia. Qui, in una casa circondata da un boschetto, l’associazione buddhista “Comunità Bodhidharma” con guida spirituale il maestro Taehye sunim, ha trovato il luogo adatto per la meditazione, lo studio e la diffusione degli insegnamenti del Buddha.

Al tempio la pratica è quotidiana ed è questa attività che insegna a vivere consapevolmente ogni momento osservando la propria mente. La motivazione di dare beneficio agli altri attraverso il proprio sviluppo spirituale è alla base della pratica ed è detta Bodhicitta (mente compassionevole del risveglio).

I principi etici da osservare nel tempio sono: non violenza verso tutti gli esseri viventi, fidatezza, considerare tutti come fratelli e sorelle, sincerità, astensione da sostanze inebrianti, sobrietà, veganismo o, almeno, vegetarianesimo. 

Il sole della saggezza rende rosso il cielo.
La luna della mente è sempre bianca.
Rosso e bianco non finiscono mai.
Tutto – grande pace a primavera.

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Milano, 12/02/2024 -GC

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