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I CINGHIALI, VITTIME DELL’IGNORANZA UMANA

Pregiudizi, disinformazione e ignoranza umana fanno dei cinghiali delle vittime da sacrificare. Articolo di Mariangela Corrieri

Homo deus

Inizia con un video l’articolo di Mariangela Corrieri su quelle che sono vere e proprie vittime dell’ignoranza umana: i cinghiali.

L’articolo

Leggiamo continuamente sui quotidiani, quelli che preferiscono la superficialità alla ricerca della verità, molta ignoranza sui cinghialisono pericolosi, provocano incidenti stradali, girano per le città, i giardini, le scuole, le chiese….., possono ferire, uccidere…..come fossero leoni e non animali erbivori, prede, non “esseri pacifici, amanti della quiete, che non temono le persone, che si affezionano facilmente all’uomo, che convivono senza paura e senza prepotenza con cani e gatti...” (Prof. Franco Nobile, medico, docente e cacciatore, medaglia d’oro al valore della Sanità conferitagli dal Presidente della Repubblica Ciampi).

Da ricordare che i cinghiali, attuali abitanti del territorio italiano, sono cinghiali alloctoni  (Sus scrofa attila?) introdotti, in violazione dell’art. 20 della legge 157/92, dai cacciatori, con il beneplacito dei politici, negli anni ’70 del secolo scorso, quando il cinghiale maremmano Sus scrofa majori era stato portato all’estinzione. Questo cinghiale alloctono dell’est Europa è più grosso, più confidente, più prolifico. Non solo: è stato ibridato con i maiali domestici Sus scrofa domesticus.


Nonostante la super intelligenza di noi umani come cacciatori, amministratori, politici, armieri, agricoltori, ristoratori……la guerra la vincono sempre i cinghiali. Infatti, anziché diminuire crescono di numero:  a centinaia di migliaia vengono uccisi (184.774 durante 20 mesi in Toscana per la legge Remaschi) e, sulla base dei dati toscani, se si escludono i cinghiali della Sardegna specie Sus scrofa meridionalis, facendo le dovute proporzioni, in 20 mesi di caccia in Italia con lo stesso ritmo, si presume siano stati uccisi i 2.300.000 animali che la Coldiretti stima (ma, secondo l’esperto Luigi Boitani, non esistono censimenti di qualità ma solo opinioni personali, stime soggettive) o il milione che stima l’ISPRA che rappresentano il raddoppio del numero degli esemplari in 10 anni: dai 500 mila del 2010 a 1 milione nel 2020.

CINGHIALI

Quindi i cinghiali non diminuiscono, come l’Araba Fenice risorgono dalle proprie ceneri e si dimostrano più forti:

  • dei fucili dei cacciatori delle battute di caccia, di quelle braccate che vedono morti tantissimi animali terrorizzati in fuga, o aggrediti dai cani anch’essi vittime che ad ogni cacciata restano sparsi sul territorio e che non sempre è possibile recuperare, che capita di trovare sul ciglio della strada investiti da un’auto, ma anche per quelli feriti può essere compromessa la salvezza in quanto restano a lungo senza soccorso mentre molti animali vecchi, inabili, incapaci, sventrati o mutilati vengono sommariamente soppressi con una fucilata oppure impiccati nei boschi;
  • del bracconaggio  esercitato dall’80% dei cacciatori e che vede i procedimenti  assolti in primo grado di giudizio per il 60%  senza alcuna sanzione penale, e altri procedimenti che terminano con l’oblazione, con la non procedibilità per la tenuità del fatto o con prescrizioni;
  • dell’accordo sull’eliminazione del piombo dalle cartucce che, secondo la Conferenza di Quito del novembre 2015 doveva avvenire gradualmente nel corso dei successivi tre anni (poi prorogato al 2018) indipendentemente dall’ambientre in cui viene praticata la caccia e che, secondo l’OMS, è il peggior veleno;
  • della vita di oltre cento vittime umane, tra morti e feriti, che vengono collezionate ad ogni stagione venatoria e considerate dai cacciatori e loro adepti, semplici effetti collaterali; mentre si è istituito il reato di omicidio stradale, dal 1992 quello di omicidio venatorio dorme sonni tranquilli;
  • del numero di incidenti stradali anche se sono 141 con  13  morti (2019) contro i 172.183 incidenti con 3.173 morti (2019) procurati dagli umani;
  • del sacrosanto concetto della legge uguale per tutti in quanto grazie all’articolo 842 del C.C. del 1942, epoca fascista, la proprietà privata può essere invasa dai soli cacciatori;
  • …………

Quel che non abbiamo ancora capito

Non abbiamo ancora capito (meglio facciamo finta di non aver capito) che la caccia aumenta il numero degli animali.

Tra i tanti, lo dichiara sulla rivista Suddeutsche Zeitung, il prof. Reichholf eminente Direttore della Divisione Vertebrati della collezione zoologica di Monaco di Baviera e docente di biologia e conservazione della natura nelle due università di Monaco, il quale afferma che 

“Quando in un territorio vengono uccisi molti animali mediante la caccia che avviene soprattutto in autunno e inverno, i sopravvissuti hanno un migliore apporto nutritivo. Gli animali così rinforzati si riproducono in primavera più presto e in maggior numero.” Secondo lo scienziato “attraverso la caccia le specie animali che sono già rare divengono ancora più rare e quelle che sono comuni diventano ancora più comuni.”


Anche Norbert Happ, il più noto esperto di cinghiali ed ungulati della Germania ed egli stesso cacciatore afferma: “I rapporti sociali disordinati nelle popolazioni di cinghiali con riproduzione incontrollabile sono da imputare esclusivamente all’esercizio venatorio”.

Ma poi, dove potrebbero vivere animali le cui principali caratteristiche sono la socialità, la vita notturna, la predilezione per la macchia folta, l’erratismo ed il desiderio di tranquillità quando  si ritrovano in ambienti del tutto inadatti, accerchiati in luoghi devastati, occupati, infestati dagli umani?
Dove potrebbero trovare il loro sostentamento, il loro spazio, la loro nicchia ecologica quando Homo sapiens si accaparra ogni spazio visto che si ritiene padrone e signore della Terra?

Noi possiamo uccidere milioni di animali (170 miliardi/anno sulla Terra)
ma guai se un animale spinto dalla fame o dai suoi bisogni etologici provoca incidentalmente e senza volere ferite o morte a un umano.
mezzanotte

Tant’è che l’era che stiamo vivendo è stata chiamata dagli scienziati Antropocene, ovvero il periodo in cui noi e solo noi umani manovriamo la natura e tutte le sue creature: il cielo, il mare, le foreste e gli altri esseri viventi senza riflettere sul fatto che siamo tutti connessi, maglie di una stessa catena, per la teoria del Caos ciò che succede a una farfalla in Giappone, scatena un uragano in Texas.

Tant’è che l’orologio dell’apocalisse, il Doomsday Clock segna 100  secondi alla mezzanotte.


Ma noi pensiamo che siano tutte brutte favole e, come brutte favole, rispecchino solo fantasie morbose. Ma sono gli scienziati a raccontarle con tanto di dati alla mano e non favolieri, maghi o stregoni o ignoranti imberbi.

Intanto il Ministero della Salute con Decreto del 28 sett. 2022 e risorse per 500.000 euro, autorizza gli Istituti Zooprofilattici di Lazio-Toscana e Mezzogiorno alla sperimentazione del vaccino immuno-contraccettivo Gona Con con l’impiego per via orale nei cinghiali selvatici durante 2 anni.

Intanto la Regione Piemonte stabilisce la riduzione del cinghiale con la corretta applicazione dell’art. 19 della legge sulla caccia 157/92 (metodi ecologici), il superamento dell’art. 842 C.C., il divieto di realizzare una filiera della carne di cinghiale…..ecc. in linea con un approccio culturale che rientri nello spirito dell’art.  9 della nostra Costituzione.

Per approfondire l’argomento e per non lasciarvi travolgere dalle banalità, dalle menzogne e dall’ignoranza che provengono dalle pressioni di chi banalizza, mente e ignora, clicca QUI, oltre a seguire la rubrica “Verità svelate. I lati oscuri della caccia”.

Milano, 19/12/2022

Un pensiero su “I CINGHIALI, VITTIME DELL’IGNORANZA UMANA

  • Christina MacLeod

    Lo sterminio orgoglioso annunciato dei cinghiali deve essere fermato. L’ignoranza criminale e autocompiacente di sindaci, assessori e feccia varia e i loro interessi personali non devono decidere della vita dei questi meravigliosi Animali.
    Contro i miserabili che abusano gli Animali in ogni modo non ci si batte a colpi di petizioni o lettere di protesta ma con altrettanta determinazione e ad ogni costo,senza paura. Io sono stata una Guardia Forestale per molti anni nel mio paese, in Scozia, e ho combattuto e arrestato dozzine di bracconieri, ladri di uova di specie protette e cacciatori di frodo, e vi assicuro che non ho certo usato petizioni o altre chiacchiere per farlo. Voi siete una associazione animalista importante, credo che dovreste pensare a costituire una Forza Animalista grande e compatta, fatta di animalisti VERI disposti a battersi concretamente contro gli abusi contro gli Animali. Se mai decidete di realizzare qualcosa del genere saro’ felice di unirmi anche io. Gli Animali sono creature sacre e perfette che devono essere tutelate contro gli umani.

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