IL FUTURO DELLE PANDEMIE
Il coronavirus ha mietuto sino ad oggi a livello globale quasi 1,8 milioni di morti, sembrerebbe che con l’avvento dei vaccini la pandemia di COVID-19 sia finalmente quasi sotto controllo o comunque ci siano delle speranze fondate per sconfiggere questo virus che ha cambiato così radicalmente le nostre esistenze.
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Nulla di più lontano dalla realtà, dall’OMS infatti arriva un monito preoccupante per quanto riguarda il futuro, sottolineando come il mondo si debba preparare ad affrontare pandemie decisamente più pericolose e letali.
Nulla di più lontano dalla realtà, dall’OMS infatti arriva un monito preoccupante per quanto riguarda il futuro, sottolineando come il mondo si debba preparare ad affrontare pandemie decisamente più pericolose e letali.
Secondo gli scienziati la minaccia epidemiologica maggiore arriva dagli allevamenti intensivi sovraffollati dove miliardi di polli, tacchini, suini, bovini, pesci e altre specie vengono segregate e sottoposte a sofferenze indicibili, spesso in condizioni precarie di biosicurezza, per soddisfare la produzione alimentare umana.
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A tal proposito, riprendo quanto detto dalla Dott.ssa Liz Specht del Good Food Institute di Washington D.C. relativamente all’attuale pandemia di COVID-19 :
«È giunto il momento di riconoscere che come civiltà siamo cresciuti con un modo antiquato di usare gli animali per produrre proteine. La caccia e l’allevamento hanno contribuito per millenni alla crescita della popolazione umana.
Dobbiamo essere brutalmente onesti l’uno con l’altro. Non possiamo più farlo. L’attuale sistema [di produzione alimentare] non funziona correttamente. È anche inefficiente, incerto, insostenibile ed estremamente pericoloso».
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Mi auguro quindi che nel prossimo decennio si cambi rotta e che in primis i governi mondiali decidano di adottare alternative alla produzione di proteine animali, etiche, sicure e meno impattanti per la salute del pianeta e gli esseri viventi che lo popolano.
Alternative già esistenti come gli alimenti a base di proteine vegetali dal gusto sempre più accattivante o la produzione, settore in forte espansione, della così detta “carne coltivata” o “carne pulita” nei bioreattori che alimenta la crescita dei tessuti e consiste nel prelevare cellule muscolari che non prevedono la macellazione di esseri viventi ma estratte da animali vivi, senza causare loro alcuna sofferenza.
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Come possiamo vedere le soluzioni esistono, basta implementarle e svilupparle a livello globale … Il proliferare di future pandemie è tutto nelle nostre mani!
Valentina Scorcia – RV – Mar21