ANIMALISPECIALISTI

SUPERSTIZIONE CRUDELE: ECCO COS’E’ LA SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA

Quando La Scienza Diventa Superstizione

Superstizione, quando se ne parla bisogna fare attenzione a non confonderla con la scaramanzia. Quest’ultima, molto più legata alla magia che non alla superstizione, cerca di allontanare la malasorte con riti scaramantici e, al contempo, attrarre la fortuna e la buona provvidenza con riti propiziatori.

Tutto molto folkloristico ma hanno ben poco in comune con la scienza.

La superstizione di cui voglio parlare è la superstizione empirica, ovvero quando il convincimento dell’esperienza è cieco a tal punto da non seguire più la ragione a cui si appellava originariamente, creando così un concatenarsi di errori fuorvianti che rendono impossibile, o quasi, il raggiungimento dello scopo.

La sperimentazione scientifica, infatti, continua ostinatamente a proclamarsi necessaria per il progresso in campo medico, ma senza nessuna valenza scientifica. Ricordo che la sua attendibilità non è mai stata provata e che i suoi errori sono stati innumerevoli e le vittime assolutamente troppe.

SUPERSTIZIONE: insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali. (fonte Treccani)

Ad Un Passo Dal Fondamentalismo

In ambito religioso e politico, un atteggiamento conservatore, intransigente che porta ad un’attuazione rigida di un pensiero o di un principio, si definisce FONDAMENTALISTA.

Per quale motivo in campo scientifico dovrebbe essere differente? Perché non mi si tacci di ideologia estremista o pensiero radicale, vorrei argomentare con alcuni dati raccolti dal Dott. Stefano Cagno, medico psichiatra, autore di saggi e membro di RicerCare.

medicine
Foto di Ri Butov da Pixabay

Le case farmaceutiche continuano a testare farmaci e terapie sugli animali per prevenire effetti collaterali sugli uomini; assolutamente inutile!

L’acido acetilsalicilico, contenuto negli analgesici che si usano comunemente per mal di testa, mal di denti e altri dolori di lieve entità, nei ratti è risultato essere teratogeno, come l’acido ascorbico (vitamina C).

Gli antibiotici sono tossici mentre il ciclofibrato, usato nella terapia antirigetto, provoca nei roditori dei tumori.

Il carbenoxolone (antiulcera) non ha nessun effetto su ratti e topi ma nell’uomo può causare ipertensione, obesità e arresto cardiaco.

L’antitubercolare cicloserina in cavie e topi non sortisce nessun effetto terapeutico mentre nell’uomo sì.

L’insulina è teratogena, embriotossica e fetotossica nei ratti e nei topi ma per noi è tutta un’altra storia.

Dulcis in fundo l’isoprenalina, un antiasmatico che risultò non tossico quando fu testato sui ratti ma che provocò la morte di 3500 persone… più dell’attentato alle torri gemelle.

Inoltre in commercio si possono trovare farmaci che, ad una prima sperimentazione, non furono ritenuti idonei per l’uomo, basti nominare la penicillina oppure il cloroformio o la digitossina e anche il sorbitolo di ferro.

cassetti

Bene, difficile pensare che la sperimentazione possa mai ottenere una validità scientifica, quindi come si potrebbero definire coloro che nonostante tutto continuano ostinatamente a definirla necessaria, se non essenziale, per il progresso scientifico?

“Verrà il giorno in cui anche il resto delle creature animali potrà acquisire quei diritti che non si sarebbero mai potuto sottrarre loro se non con la forza della tirannia” JEREMY BENTHAM Introduzione ai principi della morale e della legislazione

L’incipit del Trattato teologico politico di Spinoza può aiutarci a concludere questo pensiero.

“Se gli uomini fossero in grado di governare secondo un preciso disegno tutte le circostanze della loro vita, o se la fortuna fosse loro sempre favorevole, essi non sarebbero schiavi della superstizione” – Dal Trattato Teologico Politico.

Se ci soffermiamo a pensare quale sia il fine ultimo della religione e dei riti possiamo scoprire che è lo stesso della sperimentazione scientifica, ovvero il benessere dell’uomo.

La superbia insistenza che, però, contraddistingue la sperimentazione a perpetrare il suo macabro cammino, si basa su concetti del tutto discutibili, ossia:

  • che la biodiversità, in quanto prodotto dell’evoluzione delle varie specie attraverso milioni di anni, sia un dettaglio
  • che si pensi che due organismi differenti possano reagire in modo simile ad una sostanza indotta
  • che un organismo reagisca allo stesso modo a qualcosa creato spontaneamente dal proprio organismo e a qualcosa introdotto artificialmente o volontariamente causato
  • che lo specismo sia un dato di fatto e non un sopruso ingiusto nei confronti di altri esseri viventi.

Tutti i fondamentalismi, che siano essi di natura religiosa, politica o sociale, portano agli estremi delle condizioni innaturali che sul lungo periodo non possono che avere risvolti negativi per tutti.

“La compassione è la base della moralità”

ARTHUR SCHOPENHAUER

Roberta Sevà

Milano, 20/09/2021 – GC

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