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LUPI: UE PRONTA A TOGLIERE LO STATUS DI SPECIE PROTETTA

In seguito alle crescenti richieste da parte degli agricoltori europei, l’UE sarebbe pronta a togliere ai lupi lo status di specie protetta.

Un articolo pubblicato su EuroNews riporta la notizia che l’UE sarebbe pronta a togliere ai lupi lo status di specie protetta.

Lupi, un “pericolo reale”

Dopo un’assenza durata decenni, i branchi di lupi sono recentemente tornati in territorio europeo, attaccando il bestiame e creando così malumori tra gli agricoltori.

Secondo Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, “la concentrazione di branchi di lupi è diventata un pericolo reale per il bestiame e potenzialmente anche per gli esseri umani”.

Il ritorno dei lupi ha toccato personalmente la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Nel settembre del 2022 il suo pony di 30 anni Dolly è stato ucciso da un lupo maschio nel nord-est della Germania.

In seguito alle crescenti richieste degli agricoltori europei, la Commissione europea si ripropone dunque di raccogliere informazioni e dati dalle comunità locali e dai ricercatori, al fine di valutare un’eventuale declassamento dello status di protezione del lupo.

Lupi, specie protetta

Il lupo è specie attualmente protetta dalla Direttiva Habitat (92/43) che, adottata nel 1992, vieta la cattura o l’uccisione deliberata dei lupi.

Le deroghe alla Direttiva Habitat consentono agli agricoltori di adottare misure al fine di tutelarsi, come l’uso di trappole specifiche per i lupi.

La Commissione europea esorta le autorità locali e nazionali “ad agire laddove necessario”, attuando tali deroghe.

Le richieste degli agricoltori

Da una parte ci sono le istanze degli agricoltori europei, che chiedono di declassare lo stato di protezione dei lupi per proteggere il bestiame dai sempre più numerosi attacchi. In Austria, ad esempio, sarebbero 680 i capi di bestiame uccisi dai lupi nel 2021, con un incremento del 230%. Con la tragica conseguenza che diverse regioni hanno autorizzato in modo controverso l’uccisione dei lupi.

Gli appelli degli animalisti in difesa dei lupi

Dall’altra parte ci sono le associazioni degli animalisti, che si oppongono ad una revisione dello stato di specie protetta per il lupo.

“La lenta ripresa delle popolazioni di lupi nell’UE deve essere celebrata, non temuta”, ha dichiarato Reineke Hameleers di Eurogroup for Animals, in risposta all’annuncio della Commissione europea. Aggiungendo che il declassamento dello status di protezione non solo influirebbe sul benessere dei lupi, ma metterebbe a rischio la loro stessa sopravvivenza.

Piera Rosati, Presidente della LNDC Animal Protection, ha così commentato: “È paradossale che, sebbene il problema sia il mancato o insufficiente utilizzo delle misure di protezione, la soluzione prospettata sia quella di autorizzare più facilmente le uccisioni dei lupi. Che di fatto è un po’ come dire “se in pochi utilizzano il casco, mettiamo al bando tutte le motociclette”. La differenza però è che non si parla di motociclette ma di esseri viventi e senzienti, che per decenni abbiamo protetto dall’estinzione perché hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema e che ora si pensa di tornare a sterminare per la nostra incapacità di conviverci in maniera sicura. Ricordiamoci sempre che siamo noi umani che invadiamo i territori della fauna selvatica, costruendo e colonizzando ovunque, non il contrario. Inoltre, questa narrazione continua che una certa area politica fa per demonizzare gli animali selvatici semina paure che poi sfociano in psicosi e gesti distruttivi come quello che ha portato alla morte di Amarena. Dire che i lupi rappresentano un potenziale pericolo per le persone è gravissimo, visto che negli anni si sono contati pochissimi incidenti in tal senso”.

Alla voce degli animalisti si sono aggiunte le voci di 12 ministri dell’ambiente Ue che hanno scritto al commissario europeo per l’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, esortando l’esecutivo a non “indebolire la protezione legale del lupo”. La lettera, ideata dal governo della Slovacchia, è stata sottoscritta da Bulgaria, Germania, Grecia, Spagna, Irlanda, Cipro, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania e Slovenia.

E in Italia, come sono messi i lupi?

In Italia il lupo resta specie vulnerabile, perché la stima massima è di 800 individui sul territorio nazionale, inferiore alla soglia di 1.000 individui che farebbe uscire il lupo dalla categoria delle specie protette.

Nel nostro Paese, il lupo è distribuito in tutta la catena appenninica, dalla Calabria alla Liguria, e nella parte occidentale della catena alpina, verso le Alpi centro-occidentali e in Svizzera, fino all’Austria e alla Germania.

Se i lupi venissero esclusi dalle specie protette, si tratterebbe dell’ennesimo atto di violenza del genere umano nei confronti di esseri viventi non umani che necessitano di essere protetti e non perseguitati. Sta già accadendo con gli orsi. Inaccettabile se accadesse anche con i lupi.

Alessandra Tedeschi

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Milano, 13/09/2023

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