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ANCHE L’INDIA DICE STOP

Ci vorranno ancora molti anni, ne siamo consapevoli, ma quando arrivano notizie così diventa sempre più evidente che il rispetto per gli animali stia diventando sempre più importante, in ogni angolo del pianeta. Da una parte la filosofia Vegan che sta rivoluzionando l'alimentazione di milioni di persone, dall'altra cresce un crescente appello morale affinchè anche la dignita degli animali venga presa finalmente in considerazione.

Nasce da qui la decisione dell'India di approvare una legge per eliminare la presenza degli animali selvatici all'interno dei circhi. Animali che svolgono un lavoro durissimo, vivono in maniera innaturale, imparano numeri e performances da proporre al pubblico al prezzo di botte, imposizioni e soprusi. Si è mai vista in natura una scimmia che va in bicicletta? Un elefante che si mette a testa in giù? Una tigre che salta in un cerchio di fuoco? Smettiamola di prenderci in giro. Anche il circo deve cambiare, magari sull'onda della bellissima esperienza del Cirque du soleil, dove acrobati, saltinbanchi, trapezisti e clown svolgono un ottimo lavoro, apprezzato in tutto il mondo.

Quindi, dicevamo, l’India ha deciso finalmente di escludere tutti gli animali selvatici dal circo. Dal 1998 era già vietato introdurre orsi, scimmie, tigri e pantere sotto il tendone circense, ma ora si è arrivati ad una svolta del tutto inedita per il paese. L’Autorità centrale zoologica (CZA) del Ministero dell’Ambiente, delle foreste e dei cambiamenti climatici (MoEFCC), che ha il compito di tutelare le condizioni degli animali, ha rilevato che questi erano trattati con assoluta crudeltà e per questo motivo ha messo al bando ogni tipo di animale selvatico.

“I risultati emersi hanno registrato animali tenuti in condizioni crudeli, spesso senza adeguati ripari o controlli veterinari, e sono stati torturati per “migliorarne” le prestazioni. Alcuni dei proprietari di circhi hanno anche addirittura presentato fotografie truccate per cercare di sostenere che gli animali sono tenuti bene”, ha spiegato il segretario del  CZA. L’India si aggiunge così alla lista dei paesi che adottano una legislazione per la tutela degli animali, insieme a Romania, Iran, Paesi Bassi, Regno Unito e le città americane Los Angeles e New York.

E l'Italia? Non pervenuta.

RV/Nov17

Photo Credits Facebook

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