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ANCORA UN ALLEVAMENTO LAGER. LA DENUNCIA DI ESSERE ANIMALI

Abbiamo ricevuto questa comunicazione da Essere Animali, che condividiamo.

Terribile scoperta dell’organizzazione Essere Animali in provincia di Pavia, dove in un allevamento sono stati trovati centinaia di maiali morti all’interno dei recinti, a stretto contatto con quelli vivi. Alcuni maiali visibilmente malati e sofferenti venivano lasciati senza acqua né cibo.Le immagini, diffuse il 12 novembre al Tg1, sono state filmate dal team investigativo dell’organizzazione durante una serie di controlli effettuati a ottobre.
Foto: Essere Animali

Essere Animali: “Mai visti così tanti animali morti in un’unica struttura, tra l’altro aperta da soli pochi mesi. Abbiamo denunciato l’allevamento ai NAS di Cremona che ringraziamo per essere intervenuti tempestivamente. Gli atti sono stati inviati in Procura”

L’organizzazione si è attivata dopo una segnalazione che riferiva di una moria eccezionale in un allevamento di 2000 maiali situato nel pavese. Durante ogni controllo sono stati documentati decine di animali morti sia all’interno dei box per l’ingrasso, sia nei corridoi adiacenti. Anche la cella frigorifera in cui sono contenuti i cadaveri degli animali in attesa dello smaltimento è risultata stracolma. Diversi maiali malati sono stati trovati senza acqua né cibo, presumibilmente lasciati morire di inedia.
Foto: Essere Animali

Filmati anche episodi di cannibalismo, causati probabilmente dalla densità elevata di allevamento e dall’assenza di paglia e arricchimenti ambientali, obbligatori per legge. I maiali infatti, nonostante avessero subito la mutilazione sistematica della coda, una pratica illegale ma purtroppo diffusa in quasi tutti gli allevamenti italiani, si morsicavano a vicenda le orecchie. Gli animali presentavano il tatuaggio che li contraddistingue come destinati alla produzione del Prosciutto di Parma.

Essere Animali ha sporto denuncia ravvisando violazioni al D.Lgs. 146/2001 sulla protezione degli animali negli allevamenti e al D.Lgs. 122/2011 sulle norme minime di protezione dei suini. “È stata rilevata una generale incuria nella gestione dell’allevamento, in particolare le condizioni igienico-sanitarie apparivano particolarmente critiche data la presenza di numerosi maiali morti a contatto con quelli vivi. Ci auguriamo che la Procura accerti le cause della moria di animali e che ogni responsabilità venga accertata e perseguita. Ci impegneremo in sede legale affinché venga riconosciuto il reato di maltrattamento di animali, 544 ter c.p., che punisce chi cagiona agli animali ‘con crudeltà o senza necessità’ lesioni fisiche e psichiche”, conclude l’avvocato Alessandro Ricciuti, legale dell’organizzazione.

RV / Nov19

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