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Claudio Rocchi… in suo ricordo

Vogliamo rendere omaggio a Claudio Rocchi, artista d’avanguardia e attivo pacifista – Articolo di Paola Re

Nell’infinito mondo musicale è sempre bello riscoprire artisti che hanno dato tanto sia come musicisti, ma anche come anticipatori di argomenti che solo negli ultimi anni sono stati “sdoganati”. Una di queste persone è Claudio Rocchi ed è un piacere ricordarlo grazie a questa dettagliata biografia a cura di Paola Re.

Alzate il volume, c’è tanta musica da ascoltare!

In ricordo di Claudio Rocchi (08/01/1951 – 18/06/2013)

Claudio Rocchi intraprende la carriera di musicista alla fine degli anni Sessanta a Milano, distinguendosi fin da subito per originalità e capacità di cogliere gli aspetti spirituali di un mondo giovanile in fermento.

Cantante, bassista e co-autore (insieme a Franco Fabbri) degli Stormy Six per il loro album di debutto, “Le idee di oggi per la musica di domani” (1968), dopo la pubblicazione lascia il gruppo per iniziare la carriera da solista. Dal 1969 al 2013, pubblica 6 singoli e 24 album.

Il percorso di Claudio

In giovane età, viene conquistato dalla cultura orientale al punto da diventare monaco induista.

È attivo pacifista e nel 1979 aderisce all’Associazione internazionale per la coscienza di Krishna, fondando e dirigendo il network nazionale RKC (Radio Krishna Centrale). La comunità degli adepti di Krishna ha una forte espansione nella seconda metà degli anni Settanta e vede una folta presenza nella sede di San Casciano in Val di Pesa, vicino a Firenze.

Nel 1999 fonda e dirige per tre anni, in Nepal, a Katmandu, la prima radio indipendente nazionale “The Himalayan Broadcasting Company”.

E’ stato uno dei maggiori protagonisti del rock psichedelico e rock progressivo italiano. Ha scritto canzoni per Stormy Six, Belve Dentro, Fausto Leali, Giovanna, Ornella Vanoni, Eugenio Finardi.

E’ stato cantautore folk e rock, conduttore radiofonico, regista, fondatore di broadcast radio, divulgatore culturale.

E’ stato un artista libero, originale, disallineato, fuori dal sistema precostituito della discografia. Nonostante non sia ricordato come meriterebbe, non dimenticheremo il suo sguardo penetrante da osservatore della realtà, la sua acutezza di pensiero, la sua incrollabile e sincera passione per la vita.

E’ morto a 62 anni, il 18 Giugno 2013 per una malattia degenerativa alle ossa che lo ha costretto all’immobilità.

Claudio e la scelta compassionevole

Il testo della canzone “La macellazione”, dall’album “Un gusto superiore” del 1980, è lapidario e non lascia spazio a dubbi interpretativi.

Per chi ha scelto di non mangiare animali, risulta addirittura scontato, ma non lo è, se si pensa che neppure le immagini di genocidio e animalicidio che scandiscono la nostra vita quotidiana riescono a cambiare il violento sistema di dominio e sfruttamento che il forte esercita sul debole, di qualunque specie si tratti.

Il linguaggio usato da Rocchi pesa come un macigno sulla coscienza di chi continua a condannare gli animali al macello, sia da mandante che da utilizzatore finale: “atroci sofferenze”, “dolore”, “angoscia terribile”, “insensibilità”, “sadismo”, “mancanza di rispetto verso la vita”. Non vi è fraintendimento in queste parole.

La sensibilità di Rocchi per la Natura è presente anche in altri brani.

Dell’album “Viaggio” (1970) fa parte “I cavalli” in cui assimila uomini e animali nello stesso afflato.

Dell’album “Il miele delle api” (1974) fanno parte l’omonima “Il miele delle api” che rappresenta un paesaggio tra il bucolico e l’onirico.

e “La rana” in cui era già chiara la sua vocazione pacifista.

Dell’album “I think you heard me right” (1995) fa parte “Vegetarian dish” che elenca una serie di piatti vegetariani.

Come è scritto nella sua canzone, “O sei parte del problema o sei parte della soluzione” (“Un gusto superiore”, 1980)

«O sei parte del problema o sei parte della soluzione non c’è modo di mettersi in un’altra posizione. Il problema è restare coinvolti, incoscienti, e la truffa va avanti. La soluzione più semplice e chiara è cambiarsi la vita e se non è facile, tentare si può […]»

L’esortazione è a scegliere da quale parte stare, a non essere indifferenti perché più lo siamo, più è facile che su di noi siano perpetrati inganni e raggiri. I poteri forti amano indifferenza e ignoranza per agire indisturbati sulle vite umane e non umane.

“La Macellazione”, il testo

La macellazione causa agli animali atroci sofferenze;

perché le bestie sentono il dolore come gli uomini e provano un’angoscia terribile.

L’abbattimento di animali accresce nell’uomo l’insensibilità;

il sadismo e la totale mancanza, di rispetto verso la vita.

Batteri provenienti dalla decomposizione,

sostanze tossiche diffuse per tutto il sistema sanguigno,

un assorbimento di materia in putrefazione,

noi siamo contro l’abbattimento di animali e il consumo di carne.

Milano, 16/07/2025 – Pala Re

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