AMBIENTE

INCONTRO RAVVICINATO DI CAPRIO TRUMP

Risale a pochi giorni fa la notizia che Di Caprio ha incontrato Trump per proporgli un piano green al fine di rilanciare l’economia e creare migliaia di posti di lavoro con le rinnovabili e l’energia pulita.

Ovviamente la notizia è rimbalzata nel web come una scheggia impazzita e anche noi vogliamo informarvene.

Sappiamo che Leonardo DiCaprio è presidente di una Fondazione che porta il suo nome, dedicata all’informazione e alla prevenzione dei rischi legati al cambiamento climatico, la causa che più sta a cuore alla star di Revenant, ed è proprio con Terry Tamminen, amministratore delegato della Leonardo DiCaprio Foundation (LDF), che è stato ricevuto alla Trump Tower per affrontare il problema del cambiamento climatico, che, purtroppo Trump considera una «bufala» inventata dalla Cina per ostacolare l’economica americana.

All'incontro erano presenti  Donald Trump, la figlia Ivanka e altri uomini del “transition team” ai quali è stato presentato una proposta, messa a punto dalla LDF con la collaborazione delle più importanti voci economiche e dell’ambientalismo, che spiega come mettere in moto una ripresa economica in tutti gli Usa che sia centrata su investimenti ed infrastrutture sostenibili. Terry Tamminen ha dichiarato che la conversazione si è concentrata su come creare posti di lavoro sicuri per gli americani nella costruzione e gestione di una generazione energetica rinnovabile e pulita tanto commerciale che residenziale.

Noi ovviamente tifiamo per Leo che, qualche giorno prima del meeting alla Trump Tower, aveva incontrato Ivanka Trump e le aveva regalato una copia della suo documentario Before the Flood sui rischi derivanti dal cambiamento climatico, ma il fatto che l’incontro sia avvenuto proprio mentre il procuratore generale dello stato dell’Oklahoma, Scott Pruitt, veniva scelto da Trump come prossimo capo dell’Epa, l’Environmental Protection Agency ci preoccupa un po'. Per chi non lo sapesse, Pruitt ha la fama di essere uno che nega il cambiamento climatico, pare sia molto vicino all’industria dei carburanti fossili e, da procuratore generale, ha presentato diversi ricorsi legali contro l’Epa, compreso uno, in attesa di verdetto, volto ad annullare il «Clean Power Plan», il piano sull’energia pulita al centro della strategia sull’ambiente del presidente uscente Barack Obama.

Insomma, sinceramente nutriamo ben poca speranza, speriamo di essere smentiti!

Info prese da http://www.lastampa.it/ 

Foto: primapaginaitaly.com e Il Ponente

Milano, 12/12/2016 – GC

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